mercoledì 6 febbraio 2013
Ridateci le nostre Strade!
Un ponte è crollato pochi giorni fa...se cercate "Ponte Verdura" su YouTube compare subito il video del crollo registrato in diretta...
Si tratta della Statale 115 che adesso separa le province di Agrigento, Trapani e Palermo. Un ponte in muratura risalente al 1875, un crollo che sembrava davvero annunciato. Ora tutti si chiedono: "Ma è mai possibile che un ponte vada giù nel giro di due ore senza che nessuno se ne sia accorto prima?".
E' la domanda che continuano a porsi tecnici, assessori e giornalisti. Intanto studenti, lavoratori e chiunque abbia bisogno di passare da quella arteria stradale che spacca in due la Sicilia, allunga il percorso di circa 35 chilometri... Tir, autobus, automobili si ritrovano a dover fare un giro da qualcuno ribattezzato "Via Crucis", attraversando paesetti per i quali quel traffico sembra quasi una festa...
Eppure gli allarmi c'erano stati eccome, da parte degli agricoltori che conoscono benissimo quel territorio e ogni respiro del fiume Verdura. Da tempo, infatti, avevano segnalato la necessità di interventi, notando che la fondazione dei piloni era in preda ad una forte erosione.
Ieri un Tir si è catapultato, l'altro ieri un automobile: nessuna vittima grazie al cielo.
Mio padre ha quasi perso uno specchietto dell'auto perché l'auotbus venutogli incontro non è riuscito a rallentare: non c'era abbastanza spazio per entrambi su quel tratto di strada.
Pensandoci: quasi mi vergogno a descrivere queste situazioni allucinanti, perché nel 2013 le strade, i ponti, i paesi non possono franare così, senza che nessuno se ne accorga. Dove sono finiti gli occhi della gente, dov'è finito il lavoro di chi ce l'ha e non se ne cura, dove rimbombano le voci di quei politici che parlano del Ponte di Messina, non sapendo in che condizioni versano le nostre strade... Semplicemente nel vuoto.
E non parlate del Meridione, perché anche al Nord le strade si bloccano, anche al Centro i lavori rimangono fermi, l'intera Italia deve essere unita nella gioia e nelle disgrazie. Il paese è nostro, è degli italiani.
Apriamo gli occhi, le orecchie: questa è la vita e non è uno show.
Lucia G.
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