venerdì 8 febbraio 2013

"La regola della cravatta" in Parlamento



Si tratta di un fatto avvenuto diversi mesi fa che aveva suscitato anche un certo scalpore, ma oggi più di prima torna in contrapposizione con una altro fatto ancora, anzi una dichiarazione che può lasciar spiazzati o confermare il paradosso.

Qualche mese fa Franco Battiato, cantautore, regista, pittore e adesso anche assessore al Turismo della Regione Sicilia era stato rimproverato per essersi presentato alla prima seduta del Parlamento senza cravatta.

Ieri Battiato ha parlato di enormi sprechi nelle casse della Regione dicendo: "Dimenticatevi dei Grandi Eventi e del Circuito del Mito" perché "nelle casse dell'assesorato del turismo non c'è più un Euro".  Sprechi, ma non solo: "Ho trovate tante porcherie", ha detto, "come quella di quell'imprenditore che non ha versato alla Regione i proventi della vendita dei biglietti per i siti culturali". Dito puntato contro gli sperperi "casalinghi", dunque, e aspettative riposte all'estero dal momento che "così non si può lavorare: ora il presidente Crocetta deve trovare fondi europei". E ancora: "Oltre alle indagini già avviate dalla magistratura", ha chiarito, "abbiamo avviato delle ricognizioni interne per comprendere meglio le procedure. La situazione, imputabile alla gestione precedente, è risultata non compatibile con la normativa europea, provocando la decertificazione da parte dell'Europa". Battiato appare sconsolato, malgrado ciò sottolinea che ha accettato l'incarico per "dare alla propria terra e non per depredare", certo non nasconde l'amarezza a cui aggiungo la mia e quella di molti altri siciliani dopo esser stato costretto a dire di "No" ad un signore che aveva proposto di organizzare i Grammy Awards a Taormina. Non ci sono i soldi.

Ora la contrapposizione penso emerga chiaramente. Di questi paradossi oggi cominciamo ad everne un po' tutti piene le tasche.
Una regola in quanto tale è giusto che vada rispettata. Ma: "Se la legge è uguale per tutti, come la pioggia. E' vero anche che chi ha l'ombrello si ripara". Triste, ma vero.
E sarà sempre così?

Lucia G.

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