mercoledì 11 maggio 2016

E se per caso un viandante mi chiedesse...

«Dove stai andando?». «A casa», risponderei. «No, davvero», insisterebbe, «dove stai andando?».
Una domanda del genere mi fa pensare a quella volta che un signore, non saprei descriverlo, mi regalò una caramella alla fermata del bus (ah, direte, prima regola: non accettare cose dagli sconosciuti; una caramella poi!). Invece, accettai e rimasi ad ascoltare (non avevo dove andare prima dell’arrivo del bus) ciò che aveva da dirmi questo estraneo.
Come fosse un oracolo pronto a darmi tutte le risposte che cercavo, mi disse con sicurezza: «Sai, tu sembri proprio una a cui piace lottare, una tipa forte. Forse, non vincerai, perché hai bisogno più di battaglie che di vincite. Non sei bella ma sei un tipo, quel tipo che con la testa e con lo sguardo può incantare chi vuole, se lo vuole. Hai un gran potere sulle persone: fanne buon uso».
Ero giunta alla mia fermata. Scesi chiedendomi se ci fosse qualcosa di vero in quello che mi era accaduto poco prima. Frastornata, mi incamminai verso casa, mentre le mie mani continuavano a giocherellare con quella caramella all'arancia finita giù nella mia tasca.
Era un bel giorno. Avevo sbagliato direzione, ma non mi importava. Avevo scelto di andare comunque. Forse, avrei impiegato più tempo, ma a casa sarei arrivata lo stesso. 

Brescia
Post scritto qualche anno fa, oggi recuperato.