Il Bel Paese è così chiamato per l'arte, la cultura, la storia... discipline e percorsi che lentamente si disperdono, senza ricevere quel giusto valore e quell'attenzione trovata altrove. Eppure, non sarebbe così difficile riscoprirla da noi: ripartendo da dove spesso si dimentica di tornare con la mente, con le tasche, con le idee: la Scuola.
Vi propongo, a tal proposito, una lettera pubblicata sul giornalino scolastico del Liceo Classico di Sciacca (Ag):

Cosa proponiamo? L'abolizione immediata dei test d'ingresso all'università per dare la possibilità a tutti di provare a seguire le proprie inclinazioni, non solo ai ricchi che possono permettersi raccomandazioni e costosi corsi di preparazione. In sostituzione suggeriamo l'introduzione di un filtro selettivo basato sull'impegno e sul numero di materie sostenute nel corso dei vari anni del percorso universitario.
Non ci adeguiamo al sistema, non saremo dei semplici termometri che misurano la temperatura. Miriamo a rivoluzionare le cose: saremo termostati che la temperatura la cambiano.
Eleonora Fisco e Irene Pinelli
Non tutti saranno d'accordo con l'abolizione dei test d'ingresso i quali permetterebbero una selezione o preselezione degli 'aspiranti'. Ma in quale momento dell'anno è opportuno farlo? E’ qual è il criterio appropriato? Forse, non si premia di più l'alunno costante e volenteroso che in un semestre, anno, ha dimostrato le sue vere potenzialità? Forse, non sarebbe più confacente offrire un'equa possibilità e verificare, entro un tempo determinato, che lo studente stia effettivamente dando esami, portando avanti il suo percorso universitario? Abbiamo forse paura di una tale dimostrazione?
Meritocrazia: ancora una volta, crolla il ponte su cui essa poggia.
Ci si dimentica spesso che, quando un problema riguarda i giovani, bisogna anche interpellare direttamente loro. Ci si dimentica troppo spesso che, oltre a pretendere, bisogna anche "promettere" qualcosa, non certo oro e castelli, ma almeno una prospettiva costruttiva, concreta. Invogliare all'ottimismo sembra una cosa che ormai non possiamo più permetterci.
Ad ogni modo, non dobbiamo smettere di camminare coi piedi per terra e di puntare laddove sembra si sia creata una cappa: è solo fumo. Dobbiamo andare oltre, cercare, pensare, agire. E allora, come un certo Prometeo, saremo ancora in grado di portare il fuoco agli uomini: il fuoco della conoscenza. Non smettiamo di accendere le menti e rivoluzionare le cose: il mondo ha bisogno di Noi.
"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Gandhi)
"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Gandhi)