mercoledì 13 marzo 2013

Che la notte porti consigli?

La notte, amici miei, dicono porti consigli. Oppure, porta solo pensieri, tanti e troppi. Alle otto di sera hai un gran sonno, ma all'una spaccata capita che niente e nessuno, forse solo una botta contro il muro, possa farti dormire.
Perché? Semplice, perché stai pensando a tutto quello a cui non dovevi pensare proprio quando, finalmente, il tuo corpo si distende e si rilassa. E la tua mente, invece, no.
Quanto vorrei che il conteggio delle pecorelle funzionasse. Un bimbo, un giorno, mi disse che per dormire elencava tutti i giocatori della sua squadra del cuore, aveva sette anni e tifava per il Milan. 

C'è chi prima di dormire legge riviste, il giornale online con il cellulare, fa un ultimo salto su facebook per spiare qualche nuova foto. C'è chi rilegge il suo libro del cuore, c'è chi rilegge la sua storia col cuore.
Ed è questo che fa male.
Soffermarsi troppo sui propri grattacapi non so se prima di dormire faccia bene, di sicuro, rende il sonno "faticoso" come bere un goccio in più : il mal di testa non renderà il sonno sereno e leggero.

Eppure, in tanti  si "distraggono" dal quieto dormire, finendo col rivedere la propria giornata, i propri errori o anche i propri successi con un tocco di euforia in eccesso.
Quelli che il giorno prima di un esame non dormono pensando alle possibili domande a trabocchetto del professore, quelli che il giorno dopo l'esame non dormono perché l'adrenalina fa fatica ad andar giù.  Quelli come me, insomma.
Oppure, si chiudono gli occhi e la mente sprofonda in ricordi che pensava di aver rimosso o sperava fosse così, o magari si lascia che la mente vaghi, perché in un attimo tutto si fermi e prosegua nei sogni. Capita anche di entrare in quello stato di dormiveglia: come se non volessi mandar giù che quella giornata sia finita o peggio che quella dopo stia per arrivare. 

Qualcuno mi aveva detto che dopo un'intera giornata a scrivere in redazione non avrei avuto neanche la forza ne tanto meno la voglia di aprire questo PC. Ma prima di dormire mi assale come una voglia a forma di imbuto, perché ho accumulato tanto durante la giornata, e ancora oggi il mio fondo non è cosi profondo. Così, poi qualcosa trabocca e ci tengo perché quel "qualcosa" di me in più rimanga, non proprio come una macchia deforme rimasta "solo" nella mia mente, ma come una traccia di me scritta in qualche modo.
E per stavolta vi auguro semplicemente che stasera prima di assopirvi pensiate a ciò che vi fa star bene, a chi vi può far felice anche se non è lì con voi, ma lo è stato. 
Forse, così dormirete placidamente, perché nei sogni continuerete a vivere i vostri pensieri felici. E l'indomani un sorriso potrà dare alla giornata un ottimo modo con cui iniziare.

Nessun commento:

Posta un commento

Commenti? Riflessioni?