mercoledì 22 gennaio 2014

Storie di un italiano - Per un contratto a tempo determinato


La strada è percorsa per lo più da autocarri che mi danno la sensazione di diventare ancor più piccola e indifesa. Arriviamo a destinazione: non è certo un ambiente accogliente. Fioccano proteste, strisciano sugli abiti manganelli, brillano al sole caschi blu e un megafono lancia suoni urlati e grotteschi. Ma la vera scena grottesca è all'interno. Entriamo in attesa del nostro turno, ma è come se fossimo venuti a rubare il "pass" a qualcun altro. Infatti, l'aria pesante non tarda a farsi sentire: è come un covo di serpenti, ma si intuisce che un tempo, forse solo poco prima di entrare lì, erano umani. Molto probabilmente, una conseguenza dell'agire in modo contorto di fronte a quel sistema corrotto e paradossale. Quegli uomini e quelle donne avevano abbandonato la loro umanità, per diventare insensibili, cinici e avidi. Come quando hai un esame o un'interrogazione e compare quel docente dai denti affilati e dai lunghi tentacoli e ti chiedi se, oltre a mietere vittime a scuola o in sede d'esame, anche lui era un umano, se aveva dei figli, se anche lui abbracciava o chiedeva scusa. 
Ma tornando a noi, forse, a ricordarli adesso, non erano poi così mostruosi: erano come affamati, con occhi spalancati verso quelle carte che avrebbero decretato le sorti di quell'anno, di quel mutuo, di quelle tasche rimaste vuote, per qualcuno, ormai da troppo tempo. 
In effetti, per quel poco offerto sono in troppi. Molti torneranno alle loro auto svuotati delle speranze con cui erano giunti poco prima."Non era destino": qualcuno si consola. Altri cercano di avvelenarsi a vicenda preoccupandosi di chi tra loro ha avuto la meglio o di più. Qualcuno striscia tra le sedie rivolgendosi a chi sa lui. Qualcuno piange e se ne va. Il marito, o chi con lei, le poggia la mano sulla spalla. Ci sarà una secondo opportunità, ma non per tutti. E ci saranno ancora quegli occhi, quelle carte, quelle lacrime e qualche sorriso amaro di chi, dopo tutto, avrà ottenuto un contratto a tempo determinato.



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