venerdì 7 marzo 2014

8 Marzo, Festa della donna: "Apparentemente fragile"

Cos'è per te la festa della donna? Mi sono chiesta, più volte. Un fiore, banale, ma ci può stare. Un augurio, dipende per cosa e da chi. Un simbolo, una manifestazione, una festa, un appuntamento. In effetti, il fiore scelto a simbolo della giornata internazionale delle donne è davvero ad hoc: la mimosa sboccia a marzo(con il freddo), apparentemente fragile ma che cresce dappertutto, dura poco,  ma con la giusta cura molto più a lungo. Questo il simbolo di lunghe lotte sociali e politiche che hanno un retrogusto ancora troppo amaro, piccole conquiste ancora troppo recenti e che ancora, ad oggi, guardano la donna solamente come a un fiore. Apparentemente fragile. 

Se nel Medioevo pensare alla donna era come ad un oggetto di compravendita,  le donzelle di oggi, per alcuni, non smettono di essere tali. Stamattina, andando in università, un tizio ha fischiato dall'auto, urlando a suo modo un complimento che, più che un sorriso, ha provocato in me un po' di sdegno! Certo, non sono tutti così (penserete) e meno male! Il fatto sta che certi atteggiamenti non mi fanno sentire libera e rispettata. La sensibilità (femminile, intendo) di una donna fa sempre scattare dei marchingegni che anche nell'uomo, seppur in maniera diversa, si muovono. Forse, vorrei si muovessero almeno nello stesso senso, augurandoci tutti la stessa cosa che si vorrebbe per la propria madre, figlia o fidanzata: che possa sentirsi libera e rispettata. Allora, per me la la festa della donna ancora oggi si erge come una richiesta, ma anche come una dichiarazione sorretta da uomini e donne: quell'essere apparentemente fragile che non giustifica, non permette ma è. Siamo. 

Lucia G. 


Nessun commento:

Posta un commento

Commenti? Riflessioni?